Simone ha 15 anni, tre anni fa è entrato a far parte della nostra scuola, con lui ho imparato a non dare giudizi affrettati sulle capacità dei nuovi atleti. Insegnandogli i fondamenti della tecnica ho pensato “mi farà penare”, invece…

Benché Simone abbia necessità di continue “iniezioni di fiducia”, è un atleta valido, fisicamente forte e agile, ha tutti i numeri per diventare un ottimo atleta di livello internazionale, ma la sua testa ancora non lo vuole accettare.
Serio, umile, ma anche allegro e determinato, si allena e rapporta con compangi di maggiore esperienza, vuole dare il massimo, sempre, sino ad uscire “devastato” da ogni allenamento.

Lascio spazio alle sue parole…

“Ricordo quando, molto timidamente, entrai per la prima volta in palestra dopo anni di esperienza sportiva in altri sport.
Ero molto timido ma da subito tutti i ragazzi presenti mi accolsero tra loro, aiutandomi a familiarizzare con l’ambiente. Giorno dopo giorno la passione aumentava, e dopo poco tempo, mi sentivo come se facessi parte del gruppo da sempre.

Oggi, ci si aiuta a vicenda, ci si appoggia gli uni agli altri durante i duri allenamenti e soprattutto durante le competizioni.
L’allenamento è duro, marziale, la concentrazione è fondamentale, e in quei momenti la battuta e l’allegria, anche solo per una piccola pausa durante l’allenamento, sono sempre presenti. E ci uniscono sempre di più.

Durante i combattimenti in allenamento devo stare sempre attento, le energie sembrano non bastare mai e quando ti alleni con uno più forte o con più esperienza, non sono rari i momenti di sconforto, ma durano qualche secondo perché lui stesso, ti aiuta a migliorare, ti spiega come aumentare la tua performance, la tua forza.

Tutto questo è stupendo. Siamo un gruppo, siamo un grande gruppo.
Quando partecipiamo alle competizioni, soprattutto a livello nazionale, siamo lì, tutti insieme a spronarci, aiutarci, sollevarci, incitarci a dare sempre il massimo, e si… anche a consolarci quando magari non arriviamo dove avremmo voluto.
Ma ogni volta, in ogni momento, cresci, migliori, ti rafforzi e vivi il gruppo. Cintura dopo cintura, esame dopo esame, aumenta la difficoltà sia teorica che pratica.
Sei li che tesissimo cerchi di dimostrare di aver raggiunto l’obiettivo temporaneo e quando, al termine di tutto il Master ti chiama e ti consegna la tua nuova cintura, l’orgoglio e la felicità superano la tensione e qualsiasi fatica.
Il Master è li, sempre e comunque, supportato da splendide persone come Penny e Anastasia, che dedicano parte della loro vita a noi. E noi cresciamo tutti insieme.

Questo è il Taekwon-do per me. Questa è l’Accademia di Monserrato. Questo è il nostro mondo.

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